Il figlio di 9 anni ha paura della sconfitta, anche nelle gare di staffetta scolastica, a scacchi, al calcio. Se sente che l’avversario è più forte, si rifiuta di giocare. A casa, perdendo ai giochi da tavolo, lancia patatine e corre nella sua stanza.
Un’immagine riconoscibile di un bambino con scarsa autoaccettazione. È molto importante per lui essere migliore di altri o almeno non peggiore. Questo è un desiderio inconscio, inconscio, ma molto profondo. Non è innato. Questa condizione si sviluppa quando il bambino sente che i genitori sono o soddisfatti di loro, quindi è infelice, è accettato, quindi non accettato, e gli sembra che debba guadagnare il genitore, e attraverso lui e il riconoscimento universale. Che lui stesso non è degno di questo riconoscimento.
Il bambino vede ciò che è buono mentre soddisfa alcune condizioni. Ha promesso e realizzato la spazzatura – “Ben fatto! Ha provato ed è stato in grado!”, Non ho sopportato -” Beh, come puoi contare su di te!”. Ho un deuce e tre – “Beh, cosa sei così!”. E poi il bambino è aggravato dalla necessità di fare affidamento su alcune carte Trump o prenderlo l’accusa: “E non ho promesso di eliminare la spazzatura”, “E oggi non è il mio turno”, “pensa, metà della classe di due”.
Ma più questo è una sensazione di accettazione condizionale, più dolorosamente il bambino trasferisce un altro fallimento. Sono questi bambini che si stanno stufando, persi al tabellone, scrivono male e falliscono esami.
Consiglierei a te, Marina, di “chiamare”, come dicono gli elettricisti, il suo rapporto con suo figlio: dove viene caricato con la tua edificazione, per accettazione sulle tue condizioni. Dove potresti invece di fastidio – “Beh, perché non hai buttato la spazzatura?!»Di ‘:” Glovy? Sbattuto? Accade”. Con lui, in
nessun caso, anche a casa, non puoi solo giocare a giochi competitivi, ma anche scherzare su per i cuscini, competere in arguzia. E se improvvisamente ti sei rivelato essere un avversario del ragazzo nel gioco, sostituisci immediatamente.
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